tag:blogger.com,1999:blog-87239623808120500272024-03-05T08:33:43.035-08:00Insomma, insonniamariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.comBlogger13125tag:blogger.com,1999:blog-8723962380812050027.post-7523934431588721242012-12-19T13:29:00.002-08:002012-12-19T13:35:05.245-08:00Caduta e ascesa degl'idoli mentre sto in coda alla cassa della libreria una settimana prima di Natale<span style="color: #bf9000;"><br /></span>
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<span style="color: #f1c232; font-family: "Book Antiqua","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Scommetto che qui la settimana scorsa non c’era un’anima
e oggi straborda… si vede proprio che è quasi Natale. Tutta gente che non apre
un libro che sia uno in vita sua, sicuro come la morte, e tutta quanta qui in
fila a farsi impacchettare roba che non leggerebbero manco morti, perché
regalare un libro fa fine e non impegna… tutti, a parte il signore con la barba
e gli occhiali avanti a me. Quello che sembra Umberto Eco. Con una pila di
volumi che non finisce più. Lui i libri li legge, non si limita a
regalarli. Chissà se odia anche lui
questa folla di ignoranti, quanto li odio io… (non c’è niente come lo snobismo
di noialtri assidui frequentatori per creare improvvise ed effimere complicità.
Mi viene quasi la erre moscia a pensarci).<o:p></o:p></span></div>
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<span style="color: #f1c232; font-family: "Book Antiqua","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
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<span style="color: #f1c232; font-family: "Book Antiqua","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">C’è solo lui, adesso, e poi finalmente tocca a me. “Quello
grosso non lo impacchetti, per favore”. Impacchetti? Ma… allora… anche lui è
qui solo per i regali, e, forse, “quello grosso” è solo fumo negli occhi della
commessa, per far vedere che i libri li legge davvero. E magari “quello grosso”
è il ricettario della Parodi… <o:p></o:p></span></div>
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<span style="color: #f1c232; font-family: "Book Antiqua","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">“Vorrei anche la Guide du Routard della Germania” (le
Routard! Sei dei nostri, dopotutto! Garçon, proseccò! E ora perché l’impiegato
mi guarda male?) e la commessa solerte controlla nel computer… digita, scorri,
leggi… niente da fare. “Routard… non lo vedo… forse il collega di sopra… il
Touring può andare?” (Dille di no! L’ho capito ora il tuo gioco! Ti stai
vendicando di questa folla in delirio shopaholico, monopolizzando la cassiera
con tutte le richieste che ti vengono in mente. Idolo, idolo assoluto! Falli soffrire
tutti, se lo meritano! Di’ alla commessa che il Touring a casa tua non lo
prende nemmeno la portiera, pretendi senza indugio la tua Routard! Anche a
costo di perdere il volo per Berlino!) <o:p></o:p></span></div>
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<span style="color: #f1c232; font-family: "Book Antiqua","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
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<span style="color: #f1c232; font-family: "Book Antiqua","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">“Sì, di sopra c’è il collega, chieda a lui… tutt’al più
lo ordiniamo”. “Ma il Routard o quell’altro?” “Quello con la copertina bianca…”
(Sì, però adesso muoviti, cocco, che devo andare anche al bagno. Fuori e buio e
io, come direbbe Julia Roberts “ho altro shopping da fare”… e pigliati ‘sto
Touring, chessarà mai!)<o:p></o:p></span></div>
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<span style="color: #f1c232; font-family: "Book Antiqua","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
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<span style="color: #f1c232; font-family: "Book Antiqua","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Finalmente! Ha pagato e ora afferra i suoi pacchetti! Ma
è troppo tardi. Ormai è diventato un tutt’uno con la commessa, il bancone e lo
schermo del piccì. “Non ci sarebbe anche…?” e la ricerca continua.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="color: #f1c232;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiqQfTf1keYcRlQqfww-KazwBDr_ivXozI-oaP6OSpXFYAxR8syMbHRNimR7mhiXHGwEMqCbIIOoXq7lnoU0_Ocuz-QHQl0UggCycpKXfaVNQ_ak8qy1HOgJn81riyhiuE2fEQyFAy5eNJ/s1600/book+pile+photo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #f1c232;"><img border="0" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiqQfTf1keYcRlQqfww-KazwBDr_ivXozI-oaP6OSpXFYAxR8syMbHRNimR7mhiXHGwEMqCbIIOoXq7lnoU0_Ocuz-QHQl0UggCycpKXfaVNQ_ak8qy1HOgJn81riyhiuE2fEQyFAy5eNJ/s320/book+pile+photo.jpg" width="320" /></span></a></div>
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<span style="color: #f1c232; font-family: "Book Antiqua","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "Book Antiqua","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><span style="color: #f1c232;">Ti adoro. </span><o:p></o:p></span></div>
</h2>
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mariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8723962380812050027.post-29324055991620147992012-05-09T03:30:00.001-07:002012-05-09T03:30:16.397-07:00la mia prima gif<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6lbOM9eqetGDR-jyJRLECW0SQKIWyr0loRxSnI4-xs9JP1meGJprclKK-a5HU5s7mKwymsfS7EWANk18xTF6PUNH3n5cJifxPTQ1SXGt0w_ToxGgY4YJkL3gXdqWf2UJhLpVObHL809qD/s1600/mg_albero.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6lbOM9eqetGDR-jyJRLECW0SQKIWyr0loRxSnI4-xs9JP1meGJprclKK-a5HU5s7mKwymsfS7EWANk18xTF6PUNH3n5cJifxPTQ1SXGt0w_ToxGgY4YJkL3gXdqWf2UJhLpVObHL809qD/s320/mg_albero.gif" width="320" /></a></div>
<br />mariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8723962380812050027.post-47043458259796449862011-04-29T00:57:00.000-07:002011-04-29T01:46:52.235-07:00La prima vittima della crisi di mezza età è il blockquote<blockquote>"Io non sono matta. Sono solo di un umore schifoso da quarant'anni". <span style="font-style:italic;">(Shirley MacLaine in</span> Fiori d'acciaio.<span style="font-style:italic;"> Manco a farlo apposta, era su FilmTV uscito ieri e quando l'ho letto mi son detta: va diritto sul mio stato di Facebook domani!)</span></blockquote>Non credevo che veramente mi avrebbe scosso fino a questo punto. Quarant'anni. Lo so che non è niente di speciale. Lo so che è una pietra miliare, uno spartiacque, una data importante. Lo so benissimo. E ci ho sempre scherzato sopra. <blockquote>"Farai una festa? Sì, brodini e tisane per tutti!"<br /><span style="font-style:italic;">(Mariagrazia risponde a un'amica troppo curiosa)</span></blockquote><br />Anche ieri sera ero tranquillissima, ho accettato, poco dopo la mezzanotte, i primi auguri virtuali contenta di riceverli, ora ho una bacheca piena zeppa di auguri e il primo pensiero è stato: <i>Ma vaffanculo!</i> non ho la forza di rispondere, di ringraziare, di cliccare su "mi piace". Perché non mi piace. Non tanto essere vecchia perché quello fino a che non ti ci senti non è un problema, e io non mi ci sento ancora. Il guaio è che a questo punto non ci sono più scappatoie, a quarant'anni non sei più una ragazza. Sei adulta, almeno formalmente. E io non mi ci sento. Non ancora, e probabilmente mai. E questo <i>è</i> un problema. <div><br /></div><div>Così da stamattina sono davvero di un umore schifoso, il che fa molto adolescente incazzata col mondo. Quindi non posso essere io la quarantenne matura, vero? Vero?</div><div><br /></div><div>AIUTO!!!!<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBT0KoZoZXjSTcmUx-X8FO5BjVy9731hztwsMySHlrbUdTdarqlrsEwHz4-mvv1PU3a1sVyGTSSwHx1p0hp7zCDtPd6h8GkOHnNNJ3SIGmn2kIk9ox54HK830vL0E6GSv3BfRmdbimbvm9/s1600/brodobirra.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 177px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBT0KoZoZXjSTcmUx-X8FO5BjVy9731hztwsMySHlrbUdTdarqlrsEwHz4-mvv1PU3a1sVyGTSSwHx1p0hp7zCDtPd6h8GkOHnNNJ3SIGmn2kIk9ox54HK830vL0E6GSv3BfRmdbimbvm9/s320/brodobirra.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5600923816806133282" /></a><br /><br /></div>mariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8723962380812050027.post-1436830774572103672011-04-15T17:08:00.000-07:002011-04-15T17:13:04.818-07:00Dov'è il mare<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix8mxZJ-h_L4L8zflfCmuxIYOYtBE2uwESBqJ0JaVPopngPxLxT3IdXby8oXJ_AFEd-jeoXJKxXNNBRlO75873fVQgleY9HiHqrgud94V42TXKi4i0HZEQHXPehSyfa1XjB1BsayXZsRuK/s1600/marina1.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix8mxZJ-h_L4L8zflfCmuxIYOYtBE2uwESBqJ0JaVPopngPxLxT3IdXby8oXJ_AFEd-jeoXJKxXNNBRlO75873fVQgleY9HiHqrgud94V42TXKi4i0HZEQHXPehSyfa1XjB1BsayXZsRuK/s400/marina1.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5595967302093981426" /></a><br /><p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif"">Io abito vicino al mare</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif""></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; font-size: 19px; line-height: 21px; ">o forse è il mare</span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif"">che viene ad abitare<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif"">vicino a me. Mi porta in dono<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif"">gusci di montagne, vecchie vele<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif"">scolorite, sabbia fine,<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif"">stracci da sirena e in cambio prende<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif"">il mio respiro quando tutto tace.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif""><br /></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif""><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif"">Io abito vicino al mare <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif"">o forse soltanto a una finestra<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif"">che guarda su una strada<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif"">comune, con alberi e formiche.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif"">E sciabordio di gatti.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: right;"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif"">(M.F.)</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: right;"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif""><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: right;"><span style="font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family: "Bookman Old Style","serif""><br /></span></p>mariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8723962380812050027.post-35716115128037652592010-08-09T16:28:00.000-07:002010-10-14T14:28:24.096-07:00L'apprendista stregone<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsKt-ZSun5_NdaPM35jZmo7zpPi-Xfe8M2C5dN77geLqzlq8Tq_K2ntGYIHHtidRpbdK5MNOrErGSJl2XZEKRmyOTd7xRN2nsFSleBSiwyEmNfoC1z5xjQg-9hxcu0xLVoisQB-twCdzXN/s1600/rosa+e+luci+pet.jpg"><img style="cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsKt-ZSun5_NdaPM35jZmo7zpPi-Xfe8M2C5dN77geLqzlq8Tq_K2ntGYIHHtidRpbdK5MNOrErGSJl2XZEKRmyOTd7xRN2nsFSleBSiwyEmNfoC1z5xjQg-9hxcu0xLVoisQB-twCdzXN/s400/rosa+e+luci+pet.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5503565511497176226" /></a><br /><p class="MsoNormal"><span style="line-height:115%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:x-large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family:georgia;">Quando ero l’apprendista stregone<br />mescolavo fiocchi d’aria nella tazza,<br />preparavo le mie schiere alla tempesta<br />aggiungendo sale e pepe quanto basta.<o:p></o:p></span></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="line-height:115%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:x-large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family:georgia;">Quando ero l’apprendista apprendevo<br />ad annusare musica ed ascoltare fiori,<br />avevo nascondigli e pomeriggi,<br />troppe pergamene, vasi e canzoni.<o:p></o:p></span></span></span></p> <span style="line-height: 115%; "><span class="Apple-style-span" style="font-size:x-large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family:georgia;">Misurando il mio tempo nelle stelle,<br />vincevo il record mondiale d’apnea.<br />Poi finalmente cominciava il giorno:</span></span></span><div><span style="line-height: 115%; "><span class="Apple-style-span" style="font-size:x-large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family:georgia;">potevo addormentarmi nella stoppa.</span></span></span></div>mariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8723962380812050027.post-10820105227332225232010-04-18T17:13:00.000-07:002010-04-18T17:53:24.773-07:00Dove l'Autrice parla di cose che non conosce, partendo da un film che ricorda a malapena e conclude così, buttando lì un beffardo interrogativo<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://lifeoutofbalance.files.wordpress.com/2007/08/dogville_grace_with_chain_thing.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="http://lifeoutofbalance.files.wordpress.com/2007/08/dogville_grace_with_chain_thing.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><span style="font-style: italic;">Dogville</span> non è un film che ho amato particolarmente. L'ho visto solo una volta, in dvd, saltandone dei pezzi perché lo trovavo insostenibile e ne conservo una cognizione e un ricordo assolutamente superficiali, quindi dirò una montagna di cazzate. Sopportatele.<br /><br />L'unica cosa che ricordo molto bene è il finale. La vendetta, la nemesi, la catarsi e la consapevolezza che laddove non c'è più l'innocenza non può esistere il perdono. Nemmeno per i bambini, giacché anche loro sono macchiati della stessa colpa, la stessa crudeltà degli adulti. Ed è qui che io mi arrovello e continuo invano a cercare un perché. Ed è qui che <span style="font-style: italic;">"mi sovvien l'eterno/e le morte stagioni e la presente/e viva e'l suon di lei"</span> e no, non ci naufrago, in questo mare, ma mi limito a galleggiare, bevendo ogni tanto. Poi mi ritrovo a pensare che noi facciamo di tutto per preservare i bambini e la loro innocenza, salvo poi gettarli nelle fauci del mondo, ad imparare tutto quanto innocente non è.<br /><br />E penso ai bambini di quella scuola dove hanno allontanato dalla mensa quelli le cui famiglie non avevano pagato, e la scena che mi figuro dolcissima della condivisione. Poi penso che quei bambini che hanno diviso il loro pasto con quelli che non potevano permetterselo sono i figli di quei genitori che qualche giorno dopo hanno protestato contro il "misterioso" benefattore che ha saldato il debito e che magari, a casa, sono stati rimproverati per quel raptus di generosità. Quindi ho immaginato (ma la mia immaginazione, si sa, galoppa sfrenata e solo la paranoia sa tenerle dietro) quegli stessi bambini all'indomani, frustrati, delusi, amareggiati, prendersela con quelli che avevano aiutato solo il giorno prima. Non ricordo il nome della cittadina, in questo momento, ma se fosse in America sarebbe Dogville. Meno male che siamo in Italia, giusto?<br /><br />Giusto?mariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8723962380812050027.post-24709990169184510312010-04-13T13:43:00.000-07:002010-04-13T14:11:12.873-07:00Quasi una fotografa<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLp72nXKBdXJYQTgqfBZV57X-zg6jNvY0OkQdN3fsW5zxjj6K9FDzUnRhXItQA-QlQ6nwWTxAfi_QXFQ5fK7hJA5i0ZjVPq6ytxkTSp7aIF0VdxPo1DeANBmBpHfRPEUhCU3Ob_GOtZEso/s1600/divieto+di+accessopet.jpg"><br /></a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUR2_2Lshj-pZhfgq1SLXWRDGvxWRhqoSqCc8A6cyoojSp5FwhmKTq7JqbSLEfxVlJDFOTZxl9VH5_tOVk3vig-UW-DN3-XAuw1ujEchDJiiAsWy8eM9pOoYs7Gfi_vO_T0xUexdiwOjIC/s1600/my+life%27s+blossompet.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 200px; height: 150px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUR2_2Lshj-pZhfgq1SLXWRDGvxWRhqoSqCc8A6cyoojSp5FwhmKTq7JqbSLEfxVlJDFOTZxl9VH5_tOVk3vig-UW-DN3-XAuw1ujEchDJiiAsWy8eM9pOoYs7Gfi_vO_T0xUexdiwOjIC/s200/my+life%27s+blossompet.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459731047923577058" border="0" /></a><br />La prima volta che ho preso una macchina fotografica in mano avevo otto anni. La macchina era poco più di un giocattolo, ma faceva foto vere, seppure di forma quadrata. Aveva un flash, che si ruppe quasi subito, e una doppia esposizione che mi creava più dubbi che altro. Comunque era una macchina fotografica quasi vera, e, soprattutto, era mia. Da allora non ci fu gita, scampagnata o passeggiata sulle Mura che non venisse da me immortalata.<br /><br />I primi rudimenti che mi furono insegnati, in famiglia, contribuirono a confondermi ancora di più le idee. Tenere ferma la macchina mi pareva impossibile. Appoggiarmela al petto per impedirle di muoversi mi aiutò un poco, e, beh… se non si dà troppa importanza a cosa si sta fotografando può essere quasi una soluzione. Anche sulla scelta dei soggetti non avevo le idee molto chiare, visto che mi ostinavo a riprendere muri, mari e alberi invece che persone. Che ricordi avrei mai potuto trattenere di quelle gite, se non fotografavo la gente?<br /><br />Nei dodici anni che seguirono collezionai scatole su scatole di orribili scatti mossi, sovraesposti, nebulosi: quadrati di caos di cui mi piacerebbe dire che ho smesso di vergognarmi. Mi era ormai ovvio che stavo sbagliando qualcosa, ma cosa? la risposta mi sfuggiva (e ancora oggi, se mi capita di intravederla, cambia strada apposta).<br /><br />Nel frattempo la scuola era finita, le gite anche, e la noia regnava sovrana. Di quegli anni ho pochissime fotografie, e, soprattutto, non mi divertivo più molto a farle, e ancor meno ne ero soddisfatta.<br /><br />Fu grazie alla rete che decisi di passare al digitale, per condividere le immagini con i miei nuovi amici virtuali. Ma lo stesso non mi divertivo, e se mi divertivo, mi dimenticavo completamente di fare foto. Però quella macchinetta digitale acquistata d’impulso circa tre anni fa fu una specie di segno del destino. Pochi mesi dopo, una psicologa che mi seguiva mi consigliò, sapendo che mi piaceva scrivere e avevo quindi un lato “creativo”, di provare a entrare nel gruppo fotografico della Salute Mentale.<br /><br />Alla mia prima uscita con il gruppo, non avevo la mia macchinetta. Avevo traslocato da poco ed era ancora impacchettata in qualche scatolone chissà dove. Me ne diedero una di quelle in dotazione alla Asl, tra le più semplici, insieme con qualche buon consiglio. Mi si spalancò un mondo. Un mondo fatto di colori, fiori, insetti, e tante altre minuzie che fino ad allora non avevo degnato di uno sguardo.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUdwK8V_iJckU-m9W7SzazsHJxqHr7ZuskyBNj-eOhG7PnDYj0CkSYFTaRjZspPKTSAnMPfQ1VU9mFpxNQs2lNdERDJPtQMO_eDbnrU7Ru0zYziCki84oqx8phsxWB-K2msFvhScOsKdZY/s1600/pistoia+antiquepet.jpg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 150px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUdwK8V_iJckU-m9W7SzazsHJxqHr7ZuskyBNj-eOhG7PnDYj0CkSYFTaRjZspPKTSAnMPfQ1VU9mFpxNQs2lNdERDJPtQMO_eDbnrU7Ru0zYziCki84oqx8phsxWB-K2msFvhScOsKdZY/s200/pistoia+antiquepet.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459731545653698578" border="0" /></a><br />Inutile dire che, una volta a casa, mi precipitai a spacchettare ogni scatola che mi trovavo davanti, fino a che la mia macchinetta ricomparve.<br /><br />Da allora ho scattato quasi senza soluzione di continuità per due anni almeno, e intanto imparavo qualche rudimento di fotoritocco, e a montare le immagini secondo le suggestioni che esse e i luoghi dove le avevo catturate mi ispiravano.<br /><br />Da tutto questo ho imparato, se non ad essere una brava fotografa, che la vita ci porta per strane strade in strani luoghi, verso mete che mai ci saremmo immaginati.<br /><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRH0Z_iGj94AC4Y4NVu5iyfOqQJN2d2pmxjWfM52W4EKmTf4SmNOmY8iGUi2J5y_Mr4Ca3vbaPoUtcM0xx2GBT66NnF8w-Dhaxj3eXoixaEFVEv2Exi8MM4V8NfvV0M4ZYWw2MEaR8XbuY/s1600/divieto+di+accessopet.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRH0Z_iGj94AC4Y4NVu5iyfOqQJN2d2pmxjWfM52W4EKmTf4SmNOmY8iGUi2J5y_Mr4Ca3vbaPoUtcM0xx2GBT66NnF8w-Dhaxj3eXoixaEFVEv2Exi8MM4V8NfvV0M4ZYWw2MEaR8XbuY/s400/divieto+di+accessopet.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459732532972502754" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLp72nXKBdXJYQTgqfBZV57X-zg6jNvY0OkQdN3fsW5zxjj6K9FDzUnRhXItQA-QlQ6nwWTxAfi_QXFQ5fK7hJA5i0ZjVPq6ytxkTSp7aIF0VdxPo1DeANBmBpHfRPEUhCU3Ob_GOtZEso/s1600/divieto+di+accessopet.jpg"><br /></a>mariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8723962380812050027.post-20117872654785811202010-03-05T10:24:00.000-08:002010-03-05T11:13:20.470-08:00These Fevered Days<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijz4-XLdydza_zZDXFS2LfW2cFn65SW8dHltbGBtLql0xkuYS7-nxFxYetBfXHFfZljWYbZrWLa1jzOgrPSByZ2jWus_P6qT3hN7oDRx17PjcdB-Acp52IAl-SlRtsjuxwb3BNr_ICG7ab/s1600-h/thesefevered.jpg"><img style="cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijz4-XLdydza_zZDXFS2LfW2cFn65SW8dHltbGBtLql0xkuYS7-nxFxYetBfXHFfZljWYbZrWLa1jzOgrPSByZ2jWus_P6qT3hN7oDRx17PjcdB-Acp52IAl-SlRtsjuxwb3BNr_ICG7ab/s400/thesefevered.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5445229544084961506" /></a><br /><br />These Fevered Days - to take them to the Forest<br />Where Waters cool around the mosses crawl -<br />And shade is all that devastates the stillness<br />Seems it sometimes this would be all -<br /><br />(Emily Dickinson)mariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8723962380812050027.post-16565771578643860872010-03-04T18:51:00.000-08:002010-03-04T19:40:26.575-08:00Dormire fa male, o il giorno dei nervi schiacciatiStanotte non riuscivo ad accendere la luce. Poi mi sono accorta che stavo a letto, quindi non potevo arrivare a quell'interruttore. La sola spiegazione possibile era che stavo sognando. Allora mi sono girata verso l'interruttore giusto e ancora niente luce. E mi sono resa conto che stavo ancora sognando. E finalmente mi sono svegliata. E luce fu.<br /><br />Non mi era mai successo prima, un risveglio multiplo. Pensavo fosse una di quelle cose che si mettono nei film per rappresentare il sogno, come i corridoi interminabili o le corse da fermi.<br /><br />Forse sto ancora aspettando di svegliarmi veramente.<br /><br />Provo a stropicciarmi gli occhi, ma riesco solo a conficcarmene uno sulla palpebra. Fa un male cane, e non riesco nemmeno a farci andare il collirio. Passo la prima parte della mattinata a farmi impacchi di camomilla fredda, poi via al lavoro, senza colazione, senza nemmeno essermi lavata i capelli. Mi sentivo una scimmia, e come tale ho fatto la mia pantomima da scimmietta ammaestrata. Oggi c'era una delegazione di psicologi foresti (inglesi e finlandesi) che venivano a vedere che bravi che siamo, anche se in mano non ci abbiamo ancora niente. E stasera, cena sociale.<br /><br />(Però tu, dottoressa finlandese di cui non ricordo il nome, azzardati un'altra volta a mettermi la faccia così vicino e te parto de capoccia<span style="color: rgb(153, 0, 0);">*</span>. Pensavo che in Finlandia avessero un concetto assai più "largo" di <span style="font-style: italic;">spazio vitale</span>...)<br /><br />A casa ho provato a dormire di nuovo, e lo faccio su una mano sola. Letteralmente sulla mano, e mi frana il tunnel carpale. Che qualcuno o qualcosa stia tentando di dirmi che, <span style="font-style: italic;">forse,</span> era una giornata <span style="font-style: italic;">no</span>? Una di quelle giornate che faresti meglio a startene a letto, non fosse che a te anche dormire fa male.<br /><br />Alla cena sociale nemmeno ho tentato di andarci. E comunque, non servivano banane, ne sono certa.<br /><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm1.static.flickr.com/228/460034224_83cc432423.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 459px; height: 500px;" src="http://farm1.static.flickr.com/228/460034224_83cc432423.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><span style="color: rgb(51, 51, 255);font-size:small;" >(foto dall'album flickr di </span><span style="font-style: italic;font-size:small;" >_-=Dreemreeper=-_</span><span style="color: rgb(51, 51, 255);font-size:small;" >)</span><br /><br />(<span style="color: rgb(153, 0, 0);">*</span> sì, <span style="font-style: italic;">à la romanaccia</span>, perché?)mariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8723962380812050027.post-16713586438542284982010-01-17T01:34:00.000-08:002010-01-17T02:07:58.817-08:00Il viaggio di una aspirina effervescente nell'esofago dell'Autrice, e quel che vi trovòStanotte ho fatto un sogno stranissimo, credo c'entrino quelle miserrime linee di febbre che avevo ieri, e anche il fatto che mi ostino a guardare film angoscianti quando sono nello stato d'animo per cui anche Topolino mi apparirebbe come un inquietante figuro i cui modi garbati nascondono tutte le nefandezze dell'universo.<br /><br />Ad ogni modo e per fortuna, il povero roditore più ricco del mondo non c'entra un cavolo con il mio sogno.<br /><br />Nel sogno c'era una casa, isolata in mezzo alla neve, con un cancello che non si chiudeva mai ammodo, e tutto intorno una luce strana, seppiata, da notte buia e non ancora tempestosa. Da brividi. La casa era tipo in Polonia, non so perché la Polonia, dato che non ci sono mai stata e so anche pochissimo di come sia fatta.<br /><br />E, cosa importantissima, da quella casa era scomparsa una donna, rapita, forse da un mafioso o un demone.<br /><br />Io stavo in una specie di gabinetto pubblico, nel cubicolo del cesso, solo ci stavo tipo distesa e telefonavo a una mia amica per dirle di raggiungermi in Polonia, in un aeroporto qualsiasi tranne quello di Varsavia (non chiedetemi il perché neanche di questo, io so solo che mi stavo scervellando, e in sogno! per ricordarmi i nomi di altre città polacche dove poteva atterrare questa persona) e poi chiedevo conferma all'aeroporto, ma mi dicevano che il volo era stato soppresso. Io insistevo: <span style="font-style:italic;">ma forse avrà preso un altro mezzo per lasciare l'aeroporto!</span> e mi rispondevano: <span style="font-style:italic;">non ha capito. L'aeroporto è chiuso. Ed è chiusa anche la sua missione.</span> (da quando in qua sarei diventata una specie di 007? e che ci faccio al cesso, comunque? e perché c'è anche la Pussa e vuole l'acqua?)<br /><br />P.S. Se qualcuno ha notizie della mia amica o della donna scomparsa, chiami la redazione di "Chi l'ha visto?"<br /><br />P.P.S. Se qualcuno è interessato al film (che è sempre meglio dei miei sogni e dei miei post deliranti) il titolo è "Bassa marea", di Fritz Lang (House by the river, 1950) DVD comprato in edicola mesi fa e che solo ora mi sono decisa a vedere. <br /><br />Momento sbagliatissimo, ma film memorabile.<br /><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.ciakhollywood.com/hp/bassamarea/BASSA%20MAREA-5.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="http://www.ciakhollywood.com/hp/bassamarea/BASSA%20MAREA-5.jpg" alt="" border="0" /></a>mariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8723962380812050027.post-29331128320821037142010-01-12T06:01:00.000-08:002010-01-12T06:12:41.376-08:00A ritroso stanotte guardo i muri sfocare<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvBnO7oRaRr53tBGGIYqF6N0F-QK_ItCYiVmlCy-pqYJPqQ1vwtfws8eNKJ_ex3uoOnHtFqapK2LCakfCmocH1cHIyd54RaEjKlJpLYdfILX1l0JsQQzf9e0DEL2qWbBsYLwWSkvh3uzTR/s1600-h/collage+mariagrazia+luci+pet.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvBnO7oRaRr53tBGGIYqF6N0F-QK_ItCYiVmlCy-pqYJPqQ1vwtfws8eNKJ_ex3uoOnHtFqapK2LCakfCmocH1cHIyd54RaEjKlJpLYdfILX1l0JsQQzf9e0DEL2qWbBsYLwWSkvh3uzTR/s400/collage+mariagrazia+luci+pet.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5425856006708512354" border="0" /></a>mariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8723962380812050027.post-23483331126144730002010-01-10T09:56:00.000-08:002010-01-12T05:59:59.498-08:00Imprese memorabili, tesori nascosti venuti alla luce e come (non) darsi una regolataDomenica mattina per me è iniziata tra le 4 e le 5... ero anche andata a dormire presto, per i miei standard mezzanotte e mezzo è andare a letto con le galline (e chi pensa male dovrebbe solo vergognarsi... a me le galline fanno anche discretamente ribrezzo... tutte quelle piume, cacca dappertutto e quelle zampe così antiestetiche! Anche il brodo di pollo, lo trovo tremendamente sopravvalutato... merda, ho perso il filo un'altra volta!)<br /><br />A mia difesa devo dire che quelle tre ore e mezzo barra quattro me le sono dormite tutte e quando mi sono svegliata ero lucida e pimpante... per quanto io possa essere qualcosa del genere a qualsiasi ora sia... e dovevo andare al bagno... e la gatta piangeva, reclamando la mia attenzione: <span style="font-style: italic;">come osa questa misera mortale essere sveglia e non tributarmi i dovuti omaggi!!!</span> Ho fatto quello che andava fatto. Niente di più e niente di meno. Mi sono accomodata sul divano. Quello scomodo. Ho acceso la tv, pronta a sorbirmi qualunque assurdità i palinsesti mi avrebbero proposto a quell'ora.<br /><br />E invece...<br /><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.casadellapoesia.org/admin/data/multimedia/news_id62.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 350px; height: 261px;" src="http://www.casadellapoesia.org/admin/data/multimedia/news_id62.jpg" alt="" border="0" /></a> "Rosencrantz e Guildenstern sono morti" lo passano di rado in televisione, e quasi sempre a orari impossibili che solo chi soffre di insonnia riesce a beccarlo. Ed è un vero peccato, perché è un film delizioso, ironico, intelligente che riesce a giocare con tutti gli ingredienti di cui è composto: filosofia, scienza,arte, vita... anche la morte è un gioco, una "play", rappresentata infinite volte, spettacolo di burattini nella pantomima nella tragedia che si svolge, incompresa, davanti agli occhi dei protagonisti, che si aggirano nei corridoi di un castello labirintico, dove, per quanto si salga, si scenda, si svolti, si finisce sempre al punto di partenza.<br /><br />Ok, non sono brava nelle recensioni. Ma stasera vado a letto presto. Davvero. E non mi alzo fino all'ora giusta. Giuro. Qualsiasi essa sia.mariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8723962380812050027.post-20708422635091249872010-01-06T02:56:00.000-08:002010-01-06T03:13:57.478-08:00Faccia di coccio alle prese con l'ennesimo colpo di testadite che si farà male? o nemmeno se ne accorgerà? <br /><br />magari la maschera pian piano si incrina, ma non posso garantire su quello che ne uscirà... <br /><br />datemi il benvenuto, il bentornato, un ombrello, un colonnello bernacca espiatorio, qualche goccia di valeriana... a scrivere qualcosa di coerente ci provo dopo pranzo.<br /><br />baci. a presto. <br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAD8BZVRCDI2zHBbxCXLIGTgsF6kGJ8Um35FRc1pfljguoE_vt7PpJP2zo_9qw3ti0BcCO1JoMMYhSgu51XdW3mcU2Cv1pizbjToLzeqp9GcO6TYQsXNzg-oVJ298Um3maXRXLlKTIy6E3/s1600-h/maniglialucida.jpg"><img style="cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAD8BZVRCDI2zHBbxCXLIGTgsF6kGJ8Um35FRc1pfljguoE_vt7PpJP2zo_9qw3ti0BcCO1JoMMYhSgu51XdW3mcU2Cv1pizbjToLzeqp9GcO6TYQsXNzg-oVJ298Um3maXRXLlKTIy6E3/s320/maniglialucida.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5423582848665755474" /></a><br /><br /><span style="font-style:italic;">(la porta comunque è sempre aperta. tranne che per gli spammatori, gli insultatori, i ragni e i visigoti)</span>mariagraziahttp://www.blogger.com/profile/16609694254811100353noreply@blogger.com0