giovedì 4 marzo 2010

Dormire fa male, o il giorno dei nervi schiacciati

Stanotte non riuscivo ad accendere la luce. Poi mi sono accorta che stavo a letto, quindi non potevo arrivare a quell'interruttore. La sola spiegazione possibile era che stavo sognando. Allora mi sono girata verso l'interruttore giusto e ancora niente luce. E mi sono resa conto che stavo ancora sognando. E finalmente mi sono svegliata. E luce fu.

Non mi era mai successo prima, un risveglio multiplo. Pensavo fosse una di quelle cose che si mettono nei film per rappresentare il sogno, come i corridoi interminabili o le corse da fermi.

Forse sto ancora aspettando di svegliarmi veramente.

Provo a stropicciarmi gli occhi, ma riesco solo a conficcarmene uno sulla palpebra. Fa un male cane, e non riesco nemmeno a farci andare il collirio. Passo la prima parte della mattinata a farmi impacchi di camomilla fredda, poi via al lavoro, senza colazione, senza nemmeno essermi lavata i capelli. Mi sentivo una scimmia, e come tale ho fatto la mia pantomima da scimmietta ammaestrata. Oggi c'era una delegazione di psicologi foresti (inglesi e finlandesi) che venivano a vedere che bravi che siamo, anche se in mano non ci abbiamo ancora niente. E stasera, cena sociale.

(Però tu, dottoressa finlandese di cui non ricordo il nome, azzardati un'altra volta a mettermi la faccia così vicino e te parto de capoccia*. Pensavo che in Finlandia avessero un concetto assai più "largo" di spazio vitale...)

A casa ho provato a dormire di nuovo, e lo faccio su una mano sola. Letteralmente sulla mano, e mi frana il tunnel carpale. Che qualcuno o qualcosa stia tentando di dirmi che, forse, era una giornata no? Una di quelle giornate che faresti meglio a startene a letto, non fosse che a te anche dormire fa male.

Alla cena sociale nemmeno ho tentato di andarci. E comunque, non servivano banane, ne sono certa.



(foto dall'album flickr di _-=Dreemreeper=-_)

(* sì, à la romanaccia, perché?)

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