domenica 17 gennaio 2010

Il viaggio di una aspirina effervescente nell'esofago dell'Autrice, e quel che vi trovò

Stanotte ho fatto un sogno stranissimo, credo c'entrino quelle miserrime linee di febbre che avevo ieri, e anche il fatto che mi ostino a guardare film angoscianti quando sono nello stato d'animo per cui anche Topolino mi apparirebbe come un inquietante figuro i cui modi garbati nascondono tutte le nefandezze dell'universo.

Ad ogni modo e per fortuna, il povero roditore più ricco del mondo non c'entra un cavolo con il mio sogno.

Nel sogno c'era una casa, isolata in mezzo alla neve, con un cancello che non si chiudeva mai ammodo, e tutto intorno una luce strana, seppiata, da notte buia e non ancora tempestosa. Da brividi. La casa era tipo in Polonia, non so perché la Polonia, dato che non ci sono mai stata e so anche pochissimo di come sia fatta.

E, cosa importantissima, da quella casa era scomparsa una donna, rapita, forse da un mafioso o un demone.

Io stavo in una specie di gabinetto pubblico, nel cubicolo del cesso, solo ci stavo tipo distesa e telefonavo a una mia amica per dirle di raggiungermi in Polonia, in un aeroporto qualsiasi tranne quello di Varsavia (non chiedetemi il perché neanche di questo, io so solo che mi stavo scervellando, e in sogno! per ricordarmi i nomi di altre città polacche dove poteva atterrare questa persona) e poi chiedevo conferma all'aeroporto, ma mi dicevano che il volo era stato soppresso. Io insistevo: ma forse avrà preso un altro mezzo per lasciare l'aeroporto! e mi rispondevano: non ha capito. L'aeroporto è chiuso. Ed è chiusa anche la sua missione. (da quando in qua sarei diventata una specie di 007? e che ci faccio al cesso, comunque? e perché c'è anche la Pussa e vuole l'acqua?)

P.S. Se qualcuno ha notizie della mia amica o della donna scomparsa, chiami la redazione di "Chi l'ha visto?"

P.P.S. Se qualcuno è interessato al film (che è sempre meglio dei miei sogni e dei miei post deliranti) il titolo è "Bassa marea", di Fritz Lang (House by the river, 1950) DVD comprato in edicola mesi fa e che solo ora mi sono decisa a vedere.

Momento sbagliatissimo, ma film memorabile.


domenica 10 gennaio 2010

Imprese memorabili, tesori nascosti venuti alla luce e come (non) darsi una regolata

Domenica mattina per me è iniziata tra le 4 e le 5... ero anche andata a dormire presto, per i miei standard mezzanotte e mezzo è andare a letto con le galline (e chi pensa male dovrebbe solo vergognarsi... a me le galline fanno anche discretamente ribrezzo... tutte quelle piume, cacca dappertutto e quelle zampe così antiestetiche! Anche il brodo di pollo, lo trovo tremendamente sopravvalutato... merda, ho perso il filo un'altra volta!)

A mia difesa devo dire che quelle tre ore e mezzo barra quattro me le sono dormite tutte e quando mi sono svegliata ero lucida e pimpante... per quanto io possa essere qualcosa del genere a qualsiasi ora sia... e dovevo andare al bagno... e la gatta piangeva, reclamando la mia attenzione: come osa questa misera mortale essere sveglia e non tributarmi i dovuti omaggi!!! Ho fatto quello che andava fatto. Niente di più e niente di meno. Mi sono accomodata sul divano. Quello scomodo. Ho acceso la tv, pronta a sorbirmi qualunque assurdità i palinsesti mi avrebbero proposto a quell'ora.

E invece...


"Rosencrantz e Guildenstern sono morti" lo passano di rado in televisione, e quasi sempre a orari impossibili che solo chi soffre di insonnia riesce a beccarlo. Ed è un vero peccato, perché è un film delizioso, ironico, intelligente che riesce a giocare con tutti gli ingredienti di cui è composto: filosofia, scienza,arte, vita... anche la morte è un gioco, una "play", rappresentata infinite volte, spettacolo di burattini nella pantomima nella tragedia che si svolge, incompresa, davanti agli occhi dei protagonisti, che si aggirano nei corridoi di un castello labirintico, dove, per quanto si salga, si scenda, si svolti, si finisce sempre al punto di partenza.

Ok, non sono brava nelle recensioni. Ma stasera vado a letto presto. Davvero. E non mi alzo fino all'ora giusta. Giuro. Qualsiasi essa sia.

mercoledì 6 gennaio 2010

Faccia di coccio alle prese con l'ennesimo colpo di testa

dite che si farà male? o nemmeno se ne accorgerà?

magari la maschera pian piano si incrina, ma non posso garantire su quello che ne uscirà...

datemi il benvenuto, il bentornato, un ombrello, un colonnello bernacca espiatorio, qualche goccia di valeriana... a scrivere qualcosa di coerente ci provo dopo pranzo.

baci. a presto.



(la porta comunque è sempre aperta. tranne che per gli spammatori, gli insultatori, i ragni e i visigoti)